La Casa per Ferie San Marco originariamente era il cinquecentesco convento degli Eremitani di S.Agostino della Beata Vergine Maria di Monteortone.
MONTEORTONE dà il nome al paese di circa 2500 abitanti e al Santuario Mariano “Madonna della Salute” iniziato nel 1428 ed ultimato nel 1495 con l’aggiunta di una navata e del campanile opera di Pietro e Tullio Lombardo.
Il Santuario ha un’architettura gotico-rinascimentale, è impreziosito da diverse opere artistiche (di Palma il Giovane, di Jacopo da Montagnana, dei fratelli Allio) e conserva una miracolosa immagine della Vergine con Bambino e Santi d’origine bizantina.
Il chiostro attiguo (che fa parte della casa di ospitalità) è arricchito da un’ artistica vera da pozzo-cisterna formata da un unico pezzo di marmo datato 1589, da un rinascimentale portale del 1605 proveniente da un antico palazzo nobiliare di Padova, e da affreschi attribuiti all’artista padovano Giambattista Zeloti.
A metà del XIX secolo il monastero, ormai in abbandono ma ricco di una generosa sorgente termale denominata “Della Vergine di Monteortone”, fu acquistato da una famiglia benestante di Padova che lo trasformò, con interventi architettonici ben evidenti ancora oggi, nel prestigioso “Grande Stabilimento Termale di Monteortone”.
Nel 1937 tutta la proprietà fu acquisita dai Salesiani di Don Bosco che adattarono il monastero a seminario teologico e nel 1970, ritiratisi i seminaristi, lo risistemarono come “Casa per Ferie” quale è tutt’ora.
Ospitiamo persone singole, coppie, famiglie, gruppi, convegni, seminari, ritiri, pellegrinaggi, matrimoni, anniversari…
Offriamo parcheggio interno per auto e bus, servizio bar, ascensore, camere con wc, televisione e telefono, parco e giardino, campo da calcio e da bocce, cappella interna, sala congressi da 150 persone, sale riunioni da 50 posti. Il riassetto delle camere avviene ogni tre notti.
Non sono ammessi animali.
Tutto ebbe inizio nel maggio 1428, quando la Madonna apparve ad un uomo d’arme, Pietro Falco, affetto da dolori e ferite, il quale si bagnò in una vasca di acqua termale e si trovò improvvisamente guarito. La Vergine Maria gli disse di cercare nel fondo della vasca un quadretto a lei dedicato e gli confidò che desiderava che in quel luogo si costruisse un piccolo tempio in onore del figlio Gesù e della sua Madre. La notizia si sparse nella zona per cui cominciarono ad arrivare pellegrini e guarigioni straordinarie. Con il permesso delle autorità civili ed ecclesiastiche, fu costruita una cappella per custodire il quadretto e Pietro Falco ne fu il primo custode. La terribile pestilenza che in quegli anni si era diffusa nel Veneto cessò. Le folle aumentavano continuamente per cui le autorità decisero che bisognava costruire una chiesa grande che diventasse un santuario in onore della Madre di Dio...
APPROFONDISCI QUIPossiamo dire che l’architettura del monastero è tutta un’opera d’arte. Le mura possenti e gli archi a vela che sorreggono pavimenti e soffitti offrono uno spettacolo unico per la grandiosità degli spazi, per l’ampiezza dei corridoio e l’altezza dei soffitti. Durante la permanenza degli eremiti di sant’Agostino i pellegrini venivano accolti nella portineria, sala accogliente che aveva (e c’è tuttora) al centro del soffitto un affresco raffigurante la beata Vergine col Bambino e angeli. Oltre alle due scale di servizio c’è uno scalone che porta al piano superiore il quale era riservato ai monaci, ognuno dei quali aveva la sua cella o camera. Dalla loggia del piano superiore si accedeva alla grande sala del capitolo con porte e finestre contornate da lesene di marmo finemente lavorate.
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